il treno di strelnikov

Mutande Costituzionali

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Di solito non parlo di lavoro qui, salvo per raccontare qualche fatto buffo che mi capita, ma una cosa la voglio raccontare perché riguarda la vita di tutti.
La maggior parte del mio lavoro consiste nell’ assistere gente che si è fatta male in svariati ambiti e che deve avere un risarcimento da qualcuno, la cui responsabilità spesso e volentieri è coperta da una compagnia assicurativa.
Fino al 2001 gli “attrezzi del mestiere” erano essenzialmente un paio di leggi del 1969 e del 1965 che, assieme al codice civile del 1942, fornivano tutti gli strumenti necessari per gestire il sistema in maniera ottimale.

Anche nel nostro settore, comunque, alla fine degli anni novanta sono incominciate le liberalizzazioni, le razionalizzazioni, le sistematizzazioni, le codificazioni, e qualsiasi altra cosa che finisca per “zioni” e che significhi in sostanza fregatura e regalo ai monopoli assicurativi sulla pelle di tutti in omaggio ad esigenze di contrasto dell’altra celebre “zione” (la corruzione, declinata nelle varietà dei furbetti, di quelli che ci marciano, dei parassiti etc…) che è sempre lì a fornire un cappello elegante ad ogni manovra di spoliazione del popolo.

Il risultato è non solo che il paese dei bengodi e dei balocchi normativo  degli anni ottanta è diventato una specie di deserto radioattivo popolato di scorpioni e altri animaletti giuridici cattivi come il peccato, ma che la qualità della produzione legislativa è sprofondata oltre i limiti dell’immaginabile creando una situazione cronica di caos, incertezza e imprevedibilità che si ritorce contro la parte debole che indovinate chi è: io.

Tutti i governi, dico tutti, hanno in questi anni giocato ad incularella con le vittime della strada, della malasanità, del lavoro, a cominciare da D’ Alema, per continuare con Berlusconi e Prodi, i grandi nemici per ridere, e ovviamente Monti (parlo di chi presiedeva il Consiglio, anche se i rispettivi Ministri dell’ Economia, Letta, Bersani, Scaiola, Passera, e della Giustizia, come Alfano e la famigerata Serverino portano le loro colpe, che incombono anche sul solito sottobosco di sottosegretari espressione di vari coefficienti di democristianità).

Ovviamente c’è qualche associazione di poveri disperati che cerca di contrastare questo andazzo, e siccome seguo anche il lavoro di questi eroi, ho imparato come funziona il meccanismo delle lobby.

Prima di tutto il gioco è che chi è al governo è quello che ha le chiavi del tuo ano, e quindi le fregature possono venire solo da quelli, mentre l’opposizione è sostanzialmente inutile: o meglio l’opposizione ti aiuta ma se non viene fuori una spaccatura nella compagine governativa sei fregato. Attenzione: le connotazioni ideologiche non contano nulla, quello che oggi ti aiuta perché è all’ opposizione, domani sarà al governo e ti vorrà fottere, è il gioco, funziona così e nulla ci puoi fare. Inutile scandalizzarsi: fai solo la parte del fesso che non sa stare al mondo.

Seconda regola: a nessun politico piace che si dica in giro che si fa dei portasigari con lo scroto delle persone in carrozzella o dei tetraplegici, e quindi per i lobbisti assicurativi i voti dei politici in queste cose sono ad alto costo (devi promettere molto se vuoi che qualcuno si spenda per abbattere i risarcimenti ai macrolesi). Di solito si comprano una singola personalità, o una corrente, in un posto chiave del Ministero dell’ Economia, e fanno dei colpi di mano ad esempio durante le vacanze di Natale, o ad agosto. Prendono di mira un provvedimento che fino al giorno prima era inoffensivo, o uno di quegli insaccati legislativi pieni di frattaglie immangiabili chiesti dall’ Europa che viaggiano sospinti a colpi di fiducia e zitti zitti cheti cheti vi infilano l’uovo del serpente. Improvvisamente spunta fuori un emendamento, cinque, sei righe, scritto con i piedi sul retro della carta igienica da un lanzichenecco dell’ ANIA (la confindustria assicurativa) e alle tre di notte della seduta straordinaria del 14 agosto se ne va un pezzo dei diritti di tutti.

Terza regola: visto che le cose funzionano così, capirete che l’unico rimedio è cercare di smerdare  segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica queste operazioni, infrangendo il muro di gomma informativo e associando ogni chiavica alla foto del suo legittimo intestatario. Dovete vedere che fuggi fuggi quando un giornalista umano solleva uno di questi sassi e tutti gli insettoni che ci vivevano sotto cercano di fuggire dal po’ di luce che finalmente vi irrompe. Quello che non si ottiene con la poca informazione che si riesce a destare, si prova a raccoglierlo giocando politicamente con le correnti (tocca utilizzare l’arma della pubblicità negativa, visto che le compagnie cacciano la grana, i poveracci no).

Va detto che a volte ci si riesce. Ad esempio al tempo di Berlusconi si utilizzarono i Finiani per affossare un progetto che avrebbe dimezzato i risarcimenti dei macrolesi in RC auto, al tempo di Letta i Renziani per silurare una modifica che subordinava 20.000 carrozzieri italiani alle compagnie assicuratrici tramite il convenzionamento e così di seguito. Insomma, quando la maggioranza non è bulgara (e quindi non c’è la leggendaria governabilità che non a caso sta tanto a cuore ai padroni del vapore), si possono bloccare anche le schiere della morte.

Per fare questo serve però tempo. E il miglior alleato degli sfigati che non hanno lobbisti ma solo un la verità dalla propria parte è il bicameralismo perfetto (oltre che, come ho detto, una maggioranza poco coesa e risicata). Camera, Senato e se ci sono delle modifiche di nuovo Camera e se cambia qualcosa si torna al Senato: nessuno riesce a infilare un etto di uranio in una legge e farla approvare nottetempo: se infili l’uranio devi andare nell’ altra Camera e spiegare per quale motivo ti è caduto un elemento radioattivo in un provvedimento che, poniamo, dovrebbe promuovere i diritti dei consumatori. Capace anche che trovi qualcuno che ti fa raccogliere il tuo panetto fosforescente e te lo fa rimettere in tasca. Ci hai provato, birichino. Ora vai a suicidarti altrove, grazie.

Per ora ci siamo salvati solo così. Se non avessimo avuto il bicameralismo perfetto ora uno a cui in ospedale rimontavano i piedi al contrario doveva pagare lui i chirurghi per il disturbo, ed uno investito da un TIR doveva pulire il proprio sangue con la manica e chiedere scusa eclissandosi discretamente prima possibile.

Ora io ovviamente ho tante ragioni più nobili e diciamo così sistematiche per oppormi alla abolizione della Costituzione, pardòn, alla riforma della Costituzione, ma questa è una storia che credo possa essere convincente perché è proprio una cosa che mi è successa nella vita reale, non so se mi seguite, ed è ovvio che E’ COSI’ IN OGNI CAMPO.

Ogni lobby, in ogni contesto, lavora in questo modo. Ci scippano su tutto il fronte, ma noi ci accorgiamo solo della pancetta che ci sparisce sotto il naso, mentre ci beviamo la propaganda becera sulla corruzione in tutto gli altri casi. Gli altri sono tutti furbetti, corrotti, magnoni… solo noi siamo vittime delle lobby. Chi sa perché nessuno si schiera dalla nostra parte. Ma questo è un altro discorso.

Il succo è: il bicameralismo è una mutanda di ghisa che pone al riparo la zona colon retto da esperienze memorabili. Non siamo certo così scaltri da levarcela perché ce lo chiede una figoccia dal culo basso.

Non lo siamo, vero?

Non lo siamo, vero?

Ehi, perché non mi rispondete?

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